La felicità condivisa aumenta
Il dolore condiviso diminuisce
Sono sempre stata contro il dovere di doversi confessare per ottenere il perdono da un prete che non sapeva assolutamente nulla di me, vedevo questo gesto solo come possibilità di poter esercitare il proprio potere, ma anche di poter sapere tutto, i nostri più reconditi segreti, i nostri sensi di colpa, le nostre paure, i nostri dubbi, tutto!
L'idea di confessarmi (Perché in vita mia mi sono confessata solo una volta, quando ho dovuto fare la comunione), non mi ha mai fatto sentire veramente nuda o in colpa, ma piuttosto confusa. Non capivo assolutamente l'esigenza di quel gesto, quel dovere di parlare per cercare il perdono, bastava veramente un padre nostro o 4 Ave Maria?
Bah... stupidate! e poi perché devo dirlo ad un prete (ad un uomo) e non posso parlarne direttamente con Dio nelle mie preghiere... ?
Ci sono voluti anni, ma anni prima che comprendessi l'enorme dono della confessione, che poco ha a che fare con quella che conosciamo.
Chiusi nella nostra stanzetta, inginocchiati in silenzio o in meditazione chiedendo il perdono direttamente allo Spirito infatti, ci continuiamo a nascondere dal mondo e dagli altri, è un rapporto questo che avviene in privato, protetti e al sicuro, lontano da occhi discreti e giudicanti. Nella nostra meditazione o preghiera possiamo dire tutto allo Spirito che ci ascolta, ma poi, una volta varcata la soglia di casa, sù di nuovo quel sorriso Durbans H12, e la miglior veste per interpretare il nostro ruolo.
Abbiamo fatto così per centinaia di anni, e qui la Chiesa c'entra ben poco. Ognuno si è rivolto al cielo, a Madre Terra e allo Spirito secondo la propria filosofia, convinti che Dio perdona, ma l'uomo no.
Infatti c'é assolutamente del vero. L'uomo non perdona, ma solo perché non riesce a perdonare se stesso, dunque in realtà siamo noi a non riuscire a perdonarci ed inconsciamente siamo convinti di non meritare il perdono, neppure da Dio che ce lo concede con Amore, a quel perdono e a quell'amore, ci ostiniamo ancora a dire: no! ho peccato Dio, ho sbagliato, non sono degna... e questo anche se siamo convinti di esserlo. La verità è celata soprattutto a noi stessi. Spogliarsi non è facile, vedersi neppure, condividersi ancora più difficile!
Mettersi a nudo di fronte all'altro difatti, dunque, è l'unico vero atto di coraggio.
Spogliarsi delle proprie vesti, della propria arroganza, vittimismo e cattiveria, mostrando tutti gli abiti che nascondiamo in cantina, è la vera libertà. Ma richiede senz'altro coraggio e come minimo un'enorme sforzo, impegno e responsabilità.
Questo Novilunio verrà sicuramente definito come critico, difficile, tosto, "semplicemente" perché viene opposto da 2 pianeti considerati ancora malefici, tra cui Saturno e Plutone. Ai due si aggiunge Giove. Ma non finisce qui. Quadrati a questo Novilunio anche Eris e Lilith entrambi in Ariete, e questa quadratura secondo me influisce ancora di più di Saturno e Plutone che non vogliono far altro che stimolarci collettivamente ad assumerci le nostre responsabilità verso i demoni interiori, verso il nemico interiore, osservando con distacco e senza cedere ad inutili provocazioni, quanto il nemico in realtà è sempre stato dentro, e mai fuori!
Veniamo stimolati ad osservare la nostra cattiveria, nata da meccanismi di difesa costruiti in migliaia di anni di esistenza, dobbiamo osservare la nostra diffidenza, le nostre paure, i nostri attacchi, la nostra aggressività celata e congelata, la nostra rabbia ed il nostro carnefice, se vogliamo smascherare l'ingiusta vittima.
E tutto questo richiede coraggio! Marte non a caso si trova in Ariete, anche se non fa una diretta quadratura con il Novolunio, è poco distante da Lilith ed Eris (sono qui!!! forza!!! sono qui!! ma il lavoro devi farlo tu, coraggio! abbi il coraggio di mostrare questa rabbia ed il dolore del rifiuto, ma non farlo con aggressività... o ti stai ancora difendendo, mostra la tua vulnerabilità umana con coraggio)
Dato che noi, per migliaia di anni, abbiamo fatto l'opposto non sarà affatto facile abbandonare un'abitudine protettiva così facilmente.
Ecco che dunque il cosmo crea tensione, altrimenti figuriamoci se sentiremmo qualcosa... Questa tensione ovviamente non verrà percepita da tutti e non da tutti allo stesso modo.
Ora sarà il turno di alcuni, mentre altri non percepiranno nulla, ma prima o poi i ruoli cambieranno.
Siamo una squadra, anche se abbiamo dimenticato di esserlo.
Tensione dunque, ma non per creare disastri, liti, attacchi, morti, o quant'altro, ma per creare una scossa interiore che ci faccia un qualche modo soccombere, fermare e vedere.
Il problema è che noi resistiamo a questo stimolo energetico divino, percependolo come un attacco, e la conseguenza di questa percezione crea ancora più paura, resistenza, difesa ed isolamento.
E allora che si fa?
Si cresce!
Si diventa adulti!
Ci si impegna a voler uscire da un gioco che dura millenni,
Ci si aiuta e ci si prende per mano! (Questo Novilunio vibra in settima casa)
Si dice basta alla sofferenza!
Basta a voler dimostrare che siamo nel giusto e l'altro nel torto!
Basta a dover dimostrare che siamo le vittime
Basta a dover dimostrare qualsiasi cosa!
Basta!
Si cresce e ci si assume la propria responsabilità prima di reagire come di consuetudine (ovvero isolandosi, o attaccando, ad ognuno la sua strategia)
Appena ciò che percepiamo come attacco arriva, ci si ferma, si ascolta il corpo e si respira!
Senza nulla da dover comprendere, senza dover attaccare chi sembra averci attaccato, senza dover sapere quando passerà e quale pianeta è responsabile, ci si ferma... si respira e si ascolta!
Si è aperta una breccia e dietro quelle mura congelate e spesse c'é qualcosa che deve emergere.
E non devi affatto dirlo allo Spirito che sa già tutto! Devi aprirti TU alla verità che nascondi.
Ti devi arrendere a te stesso e far vibrare e fluire tutte quelle emozioni umane di rabbia, paura, dolore che nascondi al mondo da millenni, convinta di non poter essere accolta nel mondo dell'Eden.
Anima... nessuno può impedirti di far parte di ciò che sei!
Nessuno! Solo Tu puoi!
ed ora devi vedere perché ti neghi con così tanta rabbia questo diritto!
L'altro non c'entra!
L'altro, "semplicemente" ogni volta che ti ferisce ti sta provocando a vedere e ad abbandonare un ruolo, anche se non lo sa! No che non lo sa!
Ego attacca ego!
Ma se non cediamo all'attacco dell'ego, quell'attacco diventa il nostro più grande amico e sostegno!
(ammesso che non cediamo all'allettante bisogno di dover dimostrare che abbiamo ragione noi, e l'altro torto)
Ego attacca ego, ma ego provoca anche ego!
E questa è la cosa più difficile da vedere.
Vedere che... se siamo abituati a vivere nel conflitto e miracolosamente per 2 settimane viviamo in armonia... siamo addirittura in grado di provocare il conflitto provocando l'altro affinché diventi aggressivo, in modo da riportarci in quel malsano equilibrio che ci fa sentire sicuri. Visto? l'altro è aggressivo!
Quando riusciremo a vedere come siamo noi a creare la sofferenza, il dolore potrà finalmente farsi strada, e credetemi, è molto meno doloroso della sofferenza.
Quando riuscirai a vedere questo meccanismo, vuol dire che avrai già buttato a terra qualche arma.
Se ancora sei sulla difensiva e vuoi convincere il mondo che hai ragione tu, stai ancora lottando con te stesso/a e di conseguenza con il mondo intero.
Dobbiamo smettere di farci la guerra!
Dobbiamo smettere di giudicarci! Si di giudicare anche chi secondo te non sta percorrendo "il cammino spirituale di risveglio " come dovrebbe fare, secondo te!
Dobbiamo smettere di guardare l'altro, ma dovremmo piuttosto farci vedere dall'altro nella nostra completa nudità.
"Sono cieco, guardami
Sono sordo, parlami
Sono muto, ascoltami "
Dobbiamo sostenerci, aiutarci, far cadere le armi e vedere nell'altro quello che non riusciamo a vedere in noi stessi, il vero perdono non significa, "perdono perché cosi va fatto" ma significa vedo il tuo dolore che è anche mio, e perdono me stesso per tutti i tragici atti che ho dovuto compiere in migliaia di vite di esistenza.
Mi spoglio davanti a me stesso, sono così... ti prego... sii testimone di questo mio rituale, osservami, ascoltami guardami... sono così.
Ti confesso quello che non ho mai condiviso con nessuno, ti mostro tutto quello che ho dovuto nascondere, ti mostro la mia rabbia umana, ma non la sfogherò più su me stesso o contro di te! semplicemente la mostro senza fare nulla.
Cammina al mio fianco fratello e sorella, sostienimi in questo lungo e difficile percorso, teniamoci per mano, mostriamo la verità, senza reagire!!!
Confessiamoci l'uno all'altro e ci sentiremo nuovamente degni di essere Spirito!
Sempre al nostro servizio per la nostra libertà.
Claudia Sapienza
Se questo periodo è per te difficile o se senti la chiamata dell'Anima posso proporti come primo approccio l'analisi del tuo segno zodiacale dal punto di vista karmico ed evolutivo.
L'analisi della ferita di Plutone ti offre una visione sulla ferita originaria sulla quale si basa tutta la tua percezione del mondo esteriore, (ma non tratta il karma!) puoi ordinarla a questo link dove troverai anche tutte le altre mini-consulenze che ti permettono di avvicinarti e ad aprirti a me, tramite un analisi PDF.
Quando e se ti sentirai pronta Anima posso offrirti un'Analisi competa sulla mia visione sul tuo Tema Natale, in questa analisi posso offrirti ottimi spunti sui tuoi meccanismi di attacco e difesa, in relazione al karma e mostrarti come meglio utilizzare le energie del tuo Tema di Nascita. Ti chiedo solo di leggere attentamente a questo pagina.