L'Anima non ha sesso. L'Anima è energia, non procrea, e non deve attirare a sé nessuno. E' già completa.
L'Anima già È. È fusa con il tutto, è sia energia femminile che energica maschile, è parte integrante della creazione, è la creazione che ricrea se sessa. Il suo sostantivo nella lingua italiana è femminile.
Per fare esperienza di se stessa e riconoscere la sua Essenza si incarna in un corpo dove la dualità non solo la costringe a confrontarsi, ma la porterà a perdersi.
Può incarnarsi in un corpo maschile o femminile a dipendenza dell'esperienza che deve vivere, sa di essere la fusione di entrambi le energie, ma per comprenderle a fondo forse deve focalizzarsi su una in particolare.
L'Essere umano invece non si sente completo come l'Anima. Vive nella dualità confrontandosi con l'altro affinché possa in qualche modo ri-conoscersi. E' dotato di un corpo che accoglie un Anima, ed è l'esperienza che l'Anima deve vivere a definire la sessualità dell'individuo. Il sostantivo nella lingua italiano è maschile.
La maggior parte di noi esseri umani, si sente donna nel suo corpo e uomo nel suo corpo, ma vi sono alcune eccezioni dove l'Anima non riconosce affatto il corpo che la ospita sentendosi inadeguata, nel posto sbagliato e se comincia a paragonarsi al resto del mondo rischia davvero di rinnegare se stessa per non doversi sentire alienata perché parte della minoranza, di quella minoranza che solo pochi anni fa veniva uccisa ed ancora oggi da alcuni ripudiata.
Quest'Anima potrebbe portarsi appresso il ricordo di una vita vissuta in un altro corpo, facendo fatica a dis-identificarsi da un vecchio Ego, oppure deve vivere questa esperienza di isolamento ed esilio per riconoscere in lei un'unicità fuori dal comune. Viene spinta ad essere la rivoluzionaria per eccellenza, a riconoscere e dare importanza non tanto al suo corpo, quanto più alla sua Anima.
Forse non deve più permettere che siano gli altri a dover definire la sua natura, a doverle dire chi deve essere e come deve essere, come deve comportarsi e come deve vestirsi, chi deve amare, da chi deve farsi amare e come deve vivere la sua vita.
Queste sono Anime coraggiose perché sanno che il rischio maggiore che possono correre è quello di non ricevere quell'Amore a loro necessario per far fronte alle difficoltà che incontrerà, in un mondo dove ancora oggi veniamo suddivisi in categorie. Tra maschio e femmina, uomini e donne, proprio come prima si veniva suddivisi (drasticamente) a seconda della nostra razza e religione, tra bianchi e neri.
Ma la verità è che facciamo tutti parte di un unica specie umana, e prima ancora di essere uomo, siamo Anima!
E l'Anima non ha forma ma assume mille forme, non ha colore ma può assumere mille colori, non ha sesso ma può assumerne.. due.
Ed è principalmente su questo che voglio focalizzarmi in questo articolo.
Sull'uomo e sulla donna.
Nel corso dei secoli la donna è stata ripudiata, maltrattata, violentata, spodestata, uccisa, sfruttata, usata, umiliata, picchiata... e lo è ancora oggi.
E tutte queste atrocità hanno lasciato un segno profondo nelle donne soprattutto, ma anche negli uomini che non si rendono conto che tutto quello che hanno fatto subire alla donna, in realtà l'hanno fatto subire allo loro madri, alle loro figlie ma anche a loro stessi, rinnegando in sé l'energia femminile della compassione, della ricezione, del nutrimento, impedendosi di riceverlo.
Il mondo si è suddiviso in due più volte.
Sia per la razza ritenendo la razza bianca la più meritevole di esistere, sia per la sessualità. E si suddivide in mille volte ancora ogni volta che lottiamo contro un credo diverso dal nostro.
Ferite inconsce e collettive ancora vivono in ognuno di noi.
Ogni donna maltrattata ha suscitato conseguenze dentro di noi, sia che siamo uomini..che donne. Non importa!
Ogni omosessuale rifiutato ha suscitato altrettante conseguenze se non peggiori.
Perché qualsiasi cosa noi rifiutiamo all'esterno di noi stessi, in verità la stiamo rifiutando dentro di noi.
Se rifiutiamo la donna rifiutiamo l'energia femminile.
Se rifiutiamo l'uomo rifiutiamo l'energia maschile.
Se rifiutiamo l'omosessuale, rifiutiamola nostra unicità che va al di là del sesso!
Ed aldilà del sesso dovrebbe andare anche ogni sostantivo linguistico al quale (sembra) noi attribuiamo una "sessualità" e forse troppa importanza.
E questo succede per lo più nella lingua italiana, francese e tedesca ma non nella lingua inglese dove non esiste il sostantivo femminile maschile. Ogni nome ha lo stesso articolo "the" e non vi è nessuna vocale a definire se il sostantivo è maschile o femminile.
In italiano però il nome "essere umano" è maschile e "Anima" è femminile.
Scrivo questo articolo perché desidero specificare il motivo per cui nella la maggior parte dei casi uso il sostantivo maschile senza voler in alcun modo togliere importanza alla donna che ha già subìto abbastanza, visto che qualcuno è rimasto deluso di questa mia scelta.
E' in un corpo umano che l'Anima fa esperienza di sé stessa, ed è nello stesso corpo umano che si perde dimenticando se stessa.
L'Anima collettiva si incarna in un corpo diventando un essere umano.
L'Essere umano in inglese diventa "human being" = essere umano. Ovvero voce del verbo essere.. cosa? un umano.
Ed è esattamente facendo esperienza come esseri umani (uomini o donne) che viviamo la realtà dei pensieri ed emozioni creati dai nostri antenati e dagli esseri umani che ci hanno preceduto. E noi, a nostra volta, stiamo creando la realtà dei nostri figli. Noi viviamo questa vita da esseri umani, è inutile negarlo.
In poche parole uso il sostantivo maschile quando devo riferirmi all'essere umano, perché e attraverso l'essere umano che l'Anima fa esperienza di se stessa.
E l'essere umano di "errori" ne ha fatti parecchi.
Il primo è di identificarsi a tal punto con il suo corpo e con la sua vita umana da dimenticare chi è veramente! da dimenticare che non é né donna, né uomo.
Il secondo è quello di focalizzarsi su ciò che accade all'esterno di se stesso.
L'essere umano è talmente intrappolato nel suo ego e nella sua mente da far fatica a riconoscere la sua vera Essenza che è Anima, e dunque lotta.. lotta contro le ingiustizie subìte, lotta per difendersi, lotta per farsi riconoscere, lotta per farsi amare, e soffre.
Soffre perché non si sente amato, soffre perché si sente solo, soffre perché non si sente riconosciuto, soffre perché non si sente visto, e si ribella.
Si ribella contro il mondo, si ribella contro tutti coloro che lo contrastano, si ribella contro coloro che nel corso dei secolo l'hanno rinnegato, ripudiato ed ucciso.
E così (solo per fare un esempio) la donna riprende forza e coraggio, impugna la spada e rivendica il suo deistico di essere donna! urlando al mondo intero quanto dolore ed ingiustizie ha subìto da parte dell'uomo maschio. E non dico assolutamente che non debba farlo! Anzi!
A volte però lo fa a tal punto da non rendersi conto che sta combattendo una lotta esteriore, che sta ricreando quella divisione tra uomo e donna fuori di sé venendo attratta da qualsiasi cosa che possa farla sentire esclusa, come per esempio.. un semplice sostantivo, lottando contro la lingua italiana, che in questo caso diventa solo il capro espiatorio.
Non dobbiamo combattere nulla al di fuori di noi stessi!
Dobbiamo solo rivendicare il diritto di esistere e di essere ciò che desideriamo essere senza dover calpestare per forza qualcuno.
Se ci sentiamo soli e non riconosciuti dentro, è dentro che dobbiamo riconoscerci e questo possiamo farlo solo noi. Assume dunque meno importanza lottare per farci riconoscere fuori, dobbiamo noi in primis riconoscerci ed amarci dentro per quello che siamo. Punto. O la lotta esteriore diventerà eterna e regalerà solo effimeri illusioni di conquista.
La rivendicazione del sesso femminile è lecita, importante e vitale! Ma non deve avvenire attraverso un sostantivo, bensì dentro ognuno di noi. Uomo e donna.
Quello che più conta è come noi ci sentiamo in rapporto alla nostra femminilità!
Se la lingua italiana ha creato il sostantivo maschile per "l'essere umano" non credo che abbia voluto per forza sminuire la donna, e se anche così fosse, non dimentichiamoci allora che l'Anima che ci descrive tutti, come sostantivo è femminile!
Ma soprattutto teniamo bene a mente che non ha assolutamente sesso!
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