MINI-CONSULENZE

martedì 15 novembre 2016

Ama il dolore quanto la gioia

"Siamo talmente alla ricerca della felicità, 

da non accettare nessun'altra emozione"


L'essere umano è fatto di emozioni, e pertanto per vivere deve per forza riconoscerle, onorarle ed esprimerle.

La New Age però (e tante discipline spirituali) insegnano piuttosto a rinnegarle cercando di convincerci che non sono realtà, ma che fanno parte solo dell'illusione dell'Ego. E non dico che non sia vero! Secondo la mia esperienza lo è eccome.
Le emozioni dolorose fanno pare della mente, ma è la mente stessa a non accettarle e reprimerle e proprio perché le considera negative, fanno soffrire.
Questo perché la mente ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa negativo e cosa positivo. Dunque qualsiasi cosa che interpreta come negativa ce la fa percepire attraverso un emozione di sofferenza.

Però quella sofferenza viene percepita come reale! E dunque sminuire tale sofferenza non fa altro che procurare maggiore sofferenza nella persona che non si sente compresa, anzi potrebbe addirittura farla sentire inefficiente e debole nel reprimerle.
E' come se stessimo vivendo un sogno, ma nell'istante esatto in cui lo viviamo lo percepiamo come realtà. Un po' come quando sognavo i dolci.. ! vi è mai capitato? Riusciamo pure a percepirne il gusto e ce lo ricordiamo perfettamente al nostro risveglio. Dunque queste emozioni sono reali eccome per chi le prova!
Dire a chi soffre, "la tua sofferenza non è reale, è solo un illusione" è assai controproducente per la crescita dell'individuo e l'evoluzione dell'Anima, e non fa altro che far sentire la persona inadeguata.. ancora ed ancora! Dire invece: "libera le tue emozioni, osservale, lasciale fluire senza alcun giudizio, accettale, lasciale fluire e connettiti con il tuo respiro", ha tutt'altro sapore.

Se ti connetti con il respiro ti connetti con il qui ed ora, con il tuo Sé, e ti farai meno travolgere dalla mente e dalle emozioni.

Oltre che far sentire la persona inadeguata qualora non riuscisse a reprimerle, la si fa sentire probabilmente debole e forse non meritevole dell'illuminazione o del regno dei cieli,  non si sente accolta dall'altro, o da Dio, e questo perché si sente in qualche modo sbagliata e di conseguenza non si sente amata ed ascoltata per quello che prova. E quel che prova in quel momento è tutt'altro che un illusione, è reale eccome! E merita molta attenzione e riconoscimento!

Il dolore è reale, fa parte della vita umana, ma quando lo proviamo tendiamo per di più a sentirci a disagio, sperando che passi il più presto possibile! Non bisogna aspettare che passi, bisogna osservarlo e lasciarlo fluire.

Pensiamo di essere andati oltre la religione Cristiana, pensiamo davvero di vedere con più chiarezza la verità, e ci illudiamo e nascondiamo tanto quanto si nasconde un Anima che si ritira in un convento per offrire le sue sofferenze a Dio, reprimendole.

Alcune pratiche e filosofie spirituali ci insegnano a meditare per placare la mente, ci insegnano a sforzarci per riconnetterci all'Anima, ci insegnano a diventare più forti, ma non ci insegnano ad abbracciare le nostre ferite, a riconoscerle, a sentirle, ad amarle ed accettarle 

E' vero! Lo scrivo spesso anch'io nei miei articoli. "non siamo quello che pensiamo di essere, dentro di noi abbiamo già tutto, siamo Pace, Luce ed Amore, siamo divini, non siamo dolore e non siamo il nostro Ego, né la nostra mente o emozioni", ma lo siamo fino a che non lo accettiamo! mai sentito il detto...Ciò a cui resisti, persiste?

Fuggire in meditazione e frequentare ritiri spirituali per rinforzare la mente, senza riconoscere le emozioni umane diventa una fuga dalla mente stessa, che prova sofferenza affinché quella sofferenza possa liberarsi e l'anima rigenerarsi dalla sofferenza stessa trasformando le energie in profondità. La nostra Anima è collegata alle altre, è energia, è sentimento più che emozione. E' lo Spirito ad essere Luce ed Amore incondizionato, ma l'Anima è quella parte di noi che vive l'esperienza umana attraverso l'ego. Lo Spirito invece è il nostro Sé, e pertanto non possiamo affatto ignorarlo ma invitarlo in questo processo, altrimenti sarà l'ego a prendere il sopravvento.

Dobbiamo infatti fare molto attenzione a non diventare l'emozione! Perché l'emozione appartiene alla mente e noi non siamo la nostra mente! Noi siamo Spirito innanzitutto, ed è con lo Spirito che dobbiamo identificarci per poter abbracciare il dolore e l'emozioni, altrimenti diventiamo l'emozione e ci connettiamo solo con la mente.

L'emozione è energia in movimento! come lo dice la parola stessa in inglese "E(energy)-motion".
e quella energia è reale, non è illusione, seppure è stata la mente a crearla nei secoli dei secoli, rimane reale in questo mondo ed in questa dimensione.
Si rivela pertanto necessario trasformarla, ma soprattutto liberarla, altrimenti se noi continuiamo ad ignorarla sforzandoci di non riconoscerla per raggiungere la pace dei sensi, per forza di cose si cristallizza dentro di noi, ed ecco che poi questa energia cristallizzata si trasforma in depressione, apatia, malattia.

Ci vuole qualcosa o qualcuno che ci aiuti a riconoscerla, e così l'Universo, sempre in nostro aiuto, ci manda persone che ci provocano affinché possiamo liberarla ma noi, tanto determinati a mantenere la pace dei sensi come ci insegnano.. respiriamo.. manteniamo il controllo, osserviamo l'altro come essere di Luce, gli mandiamo amore mentre magari ci insulta, e siamo diventati talmente bravi a farlo da illuderci di esserci riusciti!
Dobbiamo piuttosto osservare le emozioni che si manifestano e lasciarle fluire rimanendo connessi al nostro Sé ed al nostro respiro.

I transiti planetari, in questo caso, vanno a stimolare quelle parti di noi che meritano attenzione e riconoscimento, ma spesso alcuni astrologi stessi dicono: sarà un momento duro per via di Saturno che quadra il tuo Sole, ma abbi pazienza.. passerà!
Bisogna piuttosto comprendere cosa un transito ci vuole mostrare, non bisogna tenere i denti stretti fino a che quel transito .. passerà! Tutto ha un senso! ed è a quel senso che bisogna dare luce!

Ogni emozione va riconosciuta! che sia piacevole o meno piacevole!
Non dobbiamo affatto bloccarla, ma neppure diventare emozione!

Quando ci ritiriamo in meditazione solo per placare la mente quello che stiamo realmente facendo è rinnegare l'emozione umana considerata non degna di esistere, come se il dolore e la paura appartenesse a Satana, come se solo Dio può abitare il nostro cuore, come se solo l'Amore ci appartiene.
Dobbiamo piuttosto ritirarci in meditazione per connetterci con il nostro Sé e permettere all'emozione di fluire in totale libertà, lasciando che si muova e si manifesti, senza però che noi ci identifichiamo, altrimenti la nostra mente assume il controllo e continuerà a dominarci attraverso l'emozione.

Se viviamo la Spiritualità come fuga, frequentando corsi, ritirandoci in meditazione, seguendo un guru, i nostri occhi diventano sempre più lucidi, ma l'Anima assente.

Sembriamo fluttuare in una realtà che non vogliamo riconoscere, perché la New Age ci insegna che la sofferenza è sbagliata, che non è divina, che non ci appartiene realmente.
E ci stacchiamo dalla realtà del momento, dal qui ed ora, dalla vita che seppure è un illusione per l'Anima, è reale per l'essere umano.

Alcune persone si impegnano a tal punto da non riuscire più a vivere rapporti umani diretti e sinceri, e si ritirano nelle comunità spirituali, dove tutto sembra essere perfetto, dove al minimo segno di rabbia, trovano la forza per domarla. Ma la paura ed il dolore.. sono veramente spariti? non li provano mai più?

Se agiamo in questo modo stiamo domando la parte più vera ed istintiva dell'essere umano, continuando a rinnegare le nostre emozioni in quanto non considerate divine. Siamo noi stessi a limitare la nostra libera espressione.

Ci hanno sempre insegnato, fin da bambini, che arrabbiarsi è sbagliato. Che non bisogna piangere, che non bisogna urlare, ci hanno sempre insegnato a rinnegare le nostre emozioni e noi piccoli ed indifesi e tanto bisognosi di amore, abbiamo fatto di tutto per accontentare i nostri genitori in cambio di affetto. Abbiamo resistito, non abbiamo pianto! ed abbiamo rinchiuso quelle emozioni dentro di noi.

Però poi siamo cresciuti con enormi sensi di colpa ogni volta che quel dolore represso ed apparentemente insignificante, desidera mettersi in moto, de-cristallizzarsi, liberarsi. E noi diciamo: no! ancora! è ancora qui! dopo tutto quello che ho fatto, è ancora qui! E a volte facciamo di tutto per reprimerlo ancora.

Bhe' forse abbiamo guardato nella direzione sbagliata, forse ci siamo sforzati troppo a domare un istinto prettamente umano, forse ci siamo solo concentrati sul liberarcene piuttosto che accoglierlo, abbracciarlo, comprenderlo e liberarlo. Forse non siamo ancora andati abbastanza in profondità! Forse pensiamo di non essere degni, visto che ancora proviamo quelle emozioni. Ma forse non abbiamo riconosciuto abbastanza quel dolore, e non abbiamo compreso veramente da dove arriva.

Perché per poterci liberare di qualcosa, dobbiamo per forza prima riconoscerla ed afferrarla.

E cosi.. la terra trema, perché noi dobbiamo lasciare andare il controllo interiore per paura di perdere l'amore, quell'amore incondizionato che però non abbiamo mai ricevuto. E' piuttosto quell'amore ricevuto ad essere illusione, in quanto ha sempre posto delle condizioni: ti amo se.. , se fai il bravo ti compro.. se .. se, e ancora se! Ci vuole anche coraggio a rischiare di perdere l'unico amore che abbiamo conosciuto, per quanto poco incondizionato fosse, molto coraggio! visto che è l'unico che conosciamo e che ci fa sentire accettati. Diventa pertanto quasi più importante rinnegare le nostre emozioni per preservare quella sensazione di sentirsi accettati. Ma dentro di noi qualcuno ancora piange.. non importa per cosa, ma piange! e spesso piange in silenzio ed in solitudine.

Quando dunque senti dentro di te emozioni non piacevoli, chiudi gli occhi, ascolta quelle emozioni, vedi dove ti portano, e dove le senti nel corpo. Intensificale piuttosto che reprimerle ma non diventare quell'emozione, metti piuttosto in moto quell'energia cristallizzata! Osserva come si muove, come muove il tuo corpo, e liberala con il respiro con un  movimento, con la danza!

Se osservi l'emozione dolorosa la puoi comprendere e dissolvere, se diventi l'emozione ti travolge e sarai dolore. 

Visualizzate la vostra bimba o bimbo interiore e chiedetegli.. "cosa c'e'?", e se anche non lo sa, prendetelo in braccio e lasciate che si esprima. Osservate se appare un altra figura, più adulta, che potrebbe rappresentare l'Anima in un altra vita, fatele la stessa domanda, ed ascoltate ogni sua risposta che potrebbe arrivare attraverso un immagine, una parola o una sensazione, non datele alcun consiglio spirituale, non è quello di cui ha bisogno, siete lì per ascoltarla e per farla esprimere! ma non per farvi trascinare!

Riconosci la mente, libera le tue emozioni, ma identificati con il Sé

Lasciate che queste emozioni possano davvero liberarsi ed esprimersi in tutta libertà.
Quando si presentano, accoglietele, abbracciatele, ascoltatele, amatele, ma non fatevi trascinare negli abissi.
Più siete identificati con il vostro Sé, più questo processo verrà in modo naturale e meno faticoso.
Più siete invece identificati con la mente e con l'emozione, più correte il rischio di diventare quel dolore. Accogliete dunque ogni emozione senza identificarvi con esse.
Solo così riuscirete veramente a trasformarle e lasciarle andare, altrimenti avranno sempre presa su di voi, ancora ed ancora.
Magari avrete bisogno l'aiuto di qualcuno, ma se giorno dopo giorno vi connettete con il respiro ed il presente questo processo man mano avverrà in modo più naturale e con meno sforzo.

Amatevi per quello che siete, amate il pianto tanto quanto la gioia!

2 commenti:

  1. Grazie infinite. Articolo illuminante ed umilmente toccante. mi sta permettendo un apertura del range dello spettro delle emozioni, ed ora fasci di luce emozionale oscurati per raggruppamento negativo generalizzato, stanno tornando ad essere accettati e nel dargli spazio sento che mi alleggerisco e do più spazio ad altri processi interiori, fluidificando ed bilanciando il lavoro interiore a tratti angusto. Grazie di cuore. N'amaste.

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    1. mi fa molto piacere leggere ciò che scrivi Altharel, buona vita a te!

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